Saper chiedere aiutoIn qualsiasi situazione di emergenza, il primo nemico da battere è il tempo: tutti gli sforzi di chi gestisce le emergenze sono tesi a ridurre il tempo dell'intervento e del primo soccorso.

Chi sa chiedere aiuto in modo corretto contribuisce a ridurre il tempo necessario ad intervenire.

Per questa ragione ricorda:

  • quando chiedi aiuto, da’ indicazioni il più possibile precise sulla situazione: indica dove ti trovi con la massima precisione, cosa sta accadendo, cosa vedi intorno a te, quante persone ti sembrano coinvolte nell'emergenza;
  • se sei in grado di individuare con precisione la tipologia dell'emergenza, chiama il numero breve che corrisponde alla specializzazione di soccorso più adatta alla situazione: i Vigili del Fuoco per gli incendi, il 118 per emergenze sanitarie, il 1530 per le emergenze in mare, e così via;
  • tieni appeso vicino al telefono, e magari anche in tasca, o nel portafoglio, o memorizzato sul cellulare, l'elenco dei numeri utili, per attivare sia i servizi nazionali che rispondono ai numeri brevi, sia i servizi locali che rispondono a numeri di telefono della tua città, provincia, regione;
  • racconta a chi risponde alla chiamata l'essenziale: tenere occupata la linea più dello stretto necessario può rendere impossibile la comunicazione ad altre persone nella tua stessa situazione;
  • se non ti è possibile comunicare - può accadere che le linee telefoniche siano interrotte, o che un sovraccarico di chiamate sulla rete di telefonia mobile renda inutilizzabile il tuo telefonino rendi evidente la tua posizione in ogni modo possibile, compatibilmente con la situazione in cui ti trovi, e attendi i soccorsi senza perdere la calma: una emergenza è segnalata in molti modi, ed uno dei primi e principali obiettivi dei soccorritori è quello di trovarti nel tempo più breve possibile.

Quando comunichi così, stai aiutando più di quanto pensi coloro che hanno la responsabilità di soccorrerti.

Protezione civile in famiglia

  • Conoscere i rischi
  • Sapersi informare
  • Organizzarsi in famiglia
  • Saper chiedere aiuto
  • Emergenza e disabilità

conoscere i rischi

Il nostro è un territorio ricco di:

natura, storia, cultura, attività, lavoro

ma è anche un territorio fragile, dove esistono dei pericoli, dei fattori di rischio, che dobbiamo imparare a conoscere
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sapersi informare

Oltre a conoscere bene i rischi che possono interessare il territorio dove vivi, lavori o vai in vacanza, per organizzare un buon “Piano familiare di Protezione Civile” devi sapere come ottenere informazioni precise per essere aggiornato sulle eventuali situazioni di emergenza e sulle indicazioni utili da seguire nel corso di un evento calamitoso.

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sapersi informare

È buona regola, evitando sempre inutili allarmismi, prepararsi all'emergenza, per poterla affrontare riducendo al minimo gli inevitabili disagi. Ciascuno di noi, quando va in vacanza, dedica un certo tempo a preparare i bagagli, a verificare di non aver dimenticato documenti e denaro, medicinali e altre cose che potrebbero servire durante il viaggio o il soggiorno.

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In qualsiasi situazione di emergenza, il primo nemico da battere è il tempo: tutti gli sforzi di chi gestisce le emergenze sono tesi a ridurre il tempo dell'intervento e del primo soccorso.
Chi sa chiedere aiuto in modo corretto contribuisce a ridurre il tempo necessario ad intervenire.
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Il “Piano familiare di Protezione Civile”, per le famiglie in cui siano presenti persone disabili, va integrato con alcune considerazioni specifiche, per tenere conto delle peculiari esigenze di questi componenti: prestare assistenza ai disabili in situazioni di emergenza, infatti, richiede alcuni accorgimenti particolari.
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