Come affrontare la paura in caso di calamità

Un aiuto nelle situazioni di emergenza

Una calamità, come una alluvione, un terremoto... oltre ai danni fisici alle persone, ai danni materiali e sociali, può provocare anche disagi psicologici le cui conseguenze si possono manifestare immediatamente o a distanza di tempo. Queste conseguenze di tipo psicologico anche se non e sempre sono evidenti possono talvolta diventare croniche e provocare profonde sofferenze agli individui e alle famiglie.

Un disastro inatteso, può causare uno choc emotivo alle persone direttamente coinvolte, ma anche alle persone che non sono state direttamente toccate dal disastro, ma fanno parte della stessa comunità o parentela o hanno dato il loro aiuto per il salvataggio, o semplicemente vi hanno assistito.

Chi si trova a subire un disastro sperimenta sempre delle perdite o la paura di subire delle perdite.
Per esempio si possono perdere, o rischiare di perdere;

  • un amico, un componente della famiglia,
  • un conoscente, un concittadino
  • l'alloggio
  • il quartiere dove si abita
  • il lavoro o l'attività economica
  • un animale
  • dei beni personali o delle cose. anche semplici, a cui
  • cl si era affezionati, che sono importanti sul piano emotivo.

È normale che si provino deiie reazioni di angoscia o di lutto a seguito di queste perdite. Per esempio la persona potrebbe sentirsi;

  • incredula
  • triste
  • impotente
  • irritabile
  • colpevole
  • arrabbiato
  • timorosa
  • con difficoltà nel dormire, a concentrarsi, a mangiare, o semplicemente a stare da sola
  • con un calo di interesse per le cose che prima faceva, (ad esempio la scuola e il gioco peri bambini o il lavoro e gli hobby per gli adulti)
  • ipersensibiie ad ogni nuovo segnale di pericolo reale o immaginario.

Questi sono solo alcuni esempi delle possibili reazioni che si vivono in caso di un disastro. Queste emozioni e reazioni devono essere considerate "normali" perché è l'avvenimento calamitoso che non è "normale"

Non c’è da sorprendersi quindi, quando durante e dopo un disastro ci si può trovare in una situazione di paura, di ansia, talora di panico, o addirittura in uno stato di disorientamento, stupore, impotenza. Questo non è un segnale di debolezza da cui fuggire, o, peggio di cui vergognarsi. E’ piuttosto un avvertimento per uscire dalla difficoltà e ritornare ad un buon equilibrio psicologico.

Benchè le reazioni da stress possono apparire estreme e provocare sofferenza, generalmente non diventano problemi cronici, la maggior parte delle persone si riprende entro breve tempo.

Il lavoro della Protezione Civile, dei Volontari, l'affetto di tutta la comunità coinvolta nell'aiuto dimostrano che in questo difficile momento NON SIETE SOLI

Questa esperienza è molto personale e ognuno di voi può aver reagito in modo diverso, ma è importante che tutti conoscano le proprie reazioni allo stress.

COSA SI PUO' FARE

ATTIVITÀ

Aiutare gli altri può servire ad aiutare voi stessi, ma attenti un'attivita troppo intensa può essere dannosa se assorbe anche le energie che dovreste dedicare a voi stessi.

TORPORE

È possibile che in un primo momento vi sentiate paralizzati. L'evento può sembrare irreale, come un sogno, qualcosa che non è realmente accaduto.

REALTÀ

Confrontarsi con la realtà, con quello che è successo, ad esempio partecipando ai funerali, o tornando sul luogo dell'evento può talvolta aiutarvi a superare questo difficile momento.

SOSTEGNO

E confortante ricevere da parte degli altri un sostegno emotivo e fisico, non rifiutatelo, condividete la vostra paura con chi come voi ha vissuto il disastro e con chi è impegnato nei soccorsi.

ED ANCORA:

  • Non reprimete i vostri sentimenti, ma esprimete le vostre emozioni e lasciate che i vostri figli condividano il vostro dolore.
  • Non evitate di parlare di quello che è successo, ma cogliete ogni opportunità per rivivere l'esperienza sia da soli che con gli altri. lmponetevi di partecipare a gruppi di aiuto/auto-aiuto.
  • Non richiudetevi in voi stessi e date agli altri la possibilità di potervi parlare.
  • Non aspettatevi che i ricordi svaniscono velocemente, i sentimenti vi accompagneranno ancora per molto tempo.
  • Non dimenticate che i vostri familiari, i vostri figli, possono provare i vostri stessi sentimenti.
  • Prendetevi del tempo per dormire, per riposare, per pensare, per stare con la vostra famiglia, con i vostri amici.
  • Esprimete i vostri bisogni con chiarezza ed onestà alla vostra famiglia, agli amici alle autorità.
  • Cercate di condurre una vita normale, per quanto possibile.
  • Lasciate che o vostri figli parlino con voi e lasciate che si esprimano nel gioco, nel disegno.
  • Mandate al più presto i vostri figlia scuola e lasciate che riprendano le loro attività.
  • Guidate con più attenzione e siate più prudenti, dopo gravi stress sono molto frequenti gli incidenti.
  • Evitate di assumere alcool o droghe, la loro assunzione anche se al momento può sembrarvi un valido aiuto, in realtà aumenta il sovraccarico di tensione ed è dannosa per la vostra psiche.

QUANDO E' OPPORTUNO CHIEDERE AIUTO PSICOLOGICO

  • Se vi e motto difficile sopportare delle emozioni intense o delle sensazioni fisiche, se vi rendete conto che le vostre emozioni non perdono di intensità ed avvertite una tensione cronica, se i problemi invadono tutta la vostra vita (familiare, lavorativa, sociale).
  • Se non avete nessuno con cui condividere il vostre dolore.
  • Se vi rendete conto che chi vi circonda è particolarmente vulnerabile non si rimette in modo soddisfacente.


RlCOROATEVI CHE AFFRONTARE Il. DOLORE Dl QUESTA FERITA CONDUCE ALLA GOARIGIONE E PROBABILMENTE NE USCIRETE PIU FORTI E MAGGIORMENTE CONSAPEVOLI

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