La crosta terrestre è composta da una ventina di "zolle" che si muovono sulla parte superiore del mantello secondo un moto complesso, conosciuto come "Deriva dei continenti" che le porta a scontrarsi tra loro e per le enormi pressioni che ne derivano, in alcuni punti la crosta può rompersi, causando un terremoto. Un tale fenomeno si verifica a certe profondità e l'energia che si libera si manifesta sotto forma di onde sismiche avvertibili, quando raggiungono la superficie, come vibrazioni del suolo.
Il terremoto è quindi un movimento oscillatorio causato dal passaggio di queste onde che si propagano come i cerchi che si allargano in uno stagno quando gettiamo un sasso, solamente con una velocità maggiore. Le scosse possono avvenire sia in senso orizzontale (scosse ondulatorie) che in senso verticale (scosse sussultorie) ma di solito si manifestano contemporaneamente. Inoltre una scossa viene generalmente seguita da numerose repliche di potenza via via inferiore (scosse di assestamento) e si possono verificare scosse minori prima di quella principale (scosse premonitrici).
Anche il nostro territorio è percorso da profonde faglie, spaccature della crosta terrestre attraverso le quali si sprigiona l'energia del sottosuolo. Il terremoto non deve rappresentare un incubo ma è una possibilità verificabile.